Vetronite: descrizione ed utilizzo

RESINE EPOSSIDICHE

Curiosità: I primi studi sulle resine epossidiche risalgono al 1936 ad opera di uno svizzero, Dr. Pierre Castan presso i laboratori CIBA che ottiene la sintesi fra il bis fenolo A ed epicloridina. Lo studio per realizzare adesivi viene successivamente sviluppato nel 1939 negli Stati Uniti inteso alla realizzazione di vernici.

Queste resine di polimerizzazione (senza formazione di acqua) mettono in evidenza le eccezionali prerogative gestibili mediante uso di catalizzatori specifici per ogni caratteristica.

Quali sono le prerogative di queste resine:

Chimicamente
tempi di indurimento controllabili, indurimento senza formazione di acqua

Tecnologicamente
elevata adesione, ottime proprietà meccaniche, resistenza chimica, proprietà dielettriche, stabilità dimensionale.

Nel 1948 la commercializzazione ad opera della CIBA e della SCHELL interessa soprattutto manufatti finiti ottenuti per stampaggio o estrusione di resine con cariche minerali diverse, successivamente si è passato alla produzione di lastre di grandi dimensioni per essere ulteriormente lavorate per ottenere infiniti articoli.

In questi casi il supporto base è costituito da un supporto di vetro dalle caratteristiche ben precise atte a trattenere la resina epossidica con la quale detti tessuti vengono impregnati e successivamente termopressati ad alte temperature.

Nascono così numerosi prodotti che una norma americana, NEMA, codifica in funzione delle prerogative specifiche per ogni prodotto. Prevalentemente meccaniche, specifiche per alte temperature, autoestinguenti (le sigle sono rispettivamente : FR4 – G11 – FR5)

Utilizzo
Circuiti Stampati: Primario utilizzo della vetronite è quello per la produzione di materiale per circuiti stampati, sono lastre di spessore da 1 a 2 mm ricoperti con uno strato di rame elettrolitico dello spessore di 17-35-70 micron. Una notevole quantità di lastre dallo spessore di 0,5 mm a 100 mm senza rame, viene utilizzata nell’industria elettronica, elettromeccanica e meccanica.

Elettronica: Spessori sottili, basette, particolari porta contatti per tensione medio alte che operano in ambienti umidi ove a volte  è richiesta una autoestinguenza.

Elettromeccanica: Spessori alti fino a 100 mm per particolari lavorati a disegno con funzioni isolanti e supporto meccanico operanti a temperature fino a 150°C: industria dei trasformatori, trasporto di energia e ferroviaria, in questo caso serve una spiccata autoestinguenza. Alcuni prodotti dalle catalisi specifiche possono resistere in esercizio fino a 170°C.

Meccanica: Sfrutta le particolari resistenze a trazione, a compressione e all’urto realizzando bielle, barre di sostegno per interruttori nelle centrali di smistamento elettriche, ove oltre allo sforzo meccanico, necessitano di ottimo isolamento elettrico, anelli di grandi dimensioni per guarnizione negli impianti interrati di trasporto petrolifero, quindi resistenza meccanica e chimica.

Avendo citato il tessuto di vetro, va segnalato che un settore particolare dell’industria elettromeccanica utilizza tale tessuto legato con resina Melaminica. Questo prodotto meccanicamente e dielettricamente inferiore al prodotto eposidico ha un’elevata resistenza alle correnti striscianti. Cosa sono le correnti striscianti? Delle piccole scintille che si sprigionano quando un interruttore attacca o stacca la corrente.

RESINA POLIESTERE
Non esiste una data precisa per identificare la sperimentazione delle resine poliesteri ma già nel 1850 B.C. Bridle sperimentava la reazione fra un acido dibasico e un acido dildrato sciolti in stirene. La carica minerale più utilizzata è stato il vetro nelle sue varie forme: Chopped strand (filamenti tagliati) per la produzione di manufatti come lampade per l’illuminazione stradale, cassette di distribuzione corrente, articoli per l’arredamento: sedie, tavoli etc. Materiali di vetro costituiti da Chopper strand orientati e compattati in un nastro continuo. Manufatti di grandi dimensioni (barche, cassoni per autotreni), celle frigorifere etc. Tessuti unifilo, costituiti da filamenti continui di vetro compattati in nastro continuo, il loro utilizzo è specifico per la produzione di lastre e manufatti per l’industria elettromeccanica: trasformatori, impianti per la distribuzione dell’energia elettrica, cabine di controllo e smistamento elettricità, isolatori in genere.
L’uso del filamento continuo migliora decisamente le caratteristiche meccaniche di resistenza a trazione. Flessibilità: consente inoltre la tranciatura a freddo per spessori fino a 2 mm. Le lastre che vengono prodotte fino a spessori di 100 mm presentano caratteristiche spiccate di autoestinguenza senza emissione, in caso di combustione di fumi tossici.

Vetronite

Vetro poliestere

Laminato vetro-poliestere. Classe termica F (155°C).
Autoestinguente e antitraccia privo di sostanze alogene con bassa emissione di fumi a basso indice di tossicità. Utilizzato nel settore elettromeccanico.

CARATTERISTICHE

LGPO Bianco – Laminato a base di mat di vetro e resina poliestere antitraccia

NORME:
NEMA LI – 1: GPO3
CEI EN 60893: UP GM 203
DIN 7735: Hm 2471

Scheda Tecnica Data Sheet
Vetronite GPO3

LGPO Rosso – Laminato a base di mat di vetro e resina poliestere antitraccia

NORME:
NEMA LI – 1: GPO3
CEI EN 60893: UP GM 203
DIN 7735: Hm 2471

Scheda Tecnica Data Sheet

LG11 – Laminato a base tessuto di vetro e resina epossidica per alte temperature

Classe termica F(155°C)

NORME:
NEMA LI – 1: G11
CEI EN 60893: EP GC 203
DIN 7735: Hgw 2372.4

Scheda Tecnica Data Sheet
Vetronite G11 H

LG11H – Laminato a base tessuto di vetro e resina epossidica per alte temperature

Classe termica H(180°C)

NORME:
NEMA LI – 1: G11
CEI EN 60893: EP GC 308
DIN 7735: Hgw 2372.4

Scheda Tecnica Data Sheet
Vetronite FR4

LFR4 – Laminato a base di tessuto di vetro e resina epossidica

Classe termica B(130°C) autoestinguente

NORME:
NEMA LI – 1: FR4
CEI EN 60893: EP GC 202
DIN 7735: Hgw 2372.1

Scheda Tecnica Data Sheet
Vetronite FR5

LFR5 – Laminato a base tessuto di vetro e resina epossidica per alte temperature (Esente da alogeni)

Classe termica H(180°C) autoestinguente

NORME:
NEMA LI – 1: FR5
CEI EN 60893: EP GC 311
DIN 7735: Hgw 2372.2

Scheda Tecnica Data Sheet
melovitLMV

LMV – Laminato a base tessuto di vetro e resina melaminica

Classe termica B(130°C)

NORME:
NEMA LI – 1: G5
CEI EN 60893: MF GC 201
DIN 7735: Hgw 2272
CEI 15/10: MV

Scheda Tecnica Data Sheet
Silirite-G7

LG7 – Laminato a base tessuto di vetro e resina siliconica

Classe termica H(180°C)

NORME:
NEMA LI – 1: G7
CEI EN 60893: SI GC 202
DIN 7735: Hgw 2572
CEI 15/10: SV

Scheda Tecnica Data Sheet